Consigli - I taglieri

Consigli - I taglieri

In una cucina che si rispetti, non dovrebbe mai mancare un buon tagliere. Se non ne hai uno a portata di mano, rischi di graffiare il piano di lavoro della cucina. Se ne hai uno delle dimensioni sbagliate, invece, cucinare diventa una vera e propria seccatura. Ecco perché noi dello staff di Interismo ci siamo impegnati nel radunare le idee e nello stilare una piccola lista ricca di suggerimenti e consigli per facilitarti la vita dietro ai fornelli.

1. Le dimensioni

Per scegliere il giusto tagliere, bisogna innanzitutto tenere conto delle dimensioni del piano di lavoro della cucina. Tuttavia, la regola di base è: “meglio grande che piccolo”. Con più spazio, hai più possibilità di utilizzare il tagliere: non solo per affettare cipolle e verdure, ma anche per servire affettati e formaggi in tavola.

2. Legno, plastica o pietra?

Dipende. Un tagliere di legno offre una buona presa e protegge anche la lama del coltello. Un tagliere in pietra invece è incredibilmente resistente, ma è anche molto pesante e non necessariamente ottimale per la lama del coltello. Un tagliere di plastica è una buona idea quando si lavora con pesce o carne, perché può essere messo in lavatrice e previene la formazione di batteri.

Da un punto di vista igienico, ha senso usare diversi taglieri per scopi diversi. Come già accennato, bisognerebbe utilizzare uno specifico tagliere solo per carne e pesce. Inoltre va tenuto presente che i taglieri (soprattutto quelli in legno) nel tempo assorbono gli odori. Per questo motivo consigliamo di utilizzare specifici taglieri quando devi affettare alimenti dagli odori pungenti, come per esempio l’aglio, la cipolla e il pesce.

Ecco un piccolo elenco del tagliere perfetto per ...

  • ... carne e pesce: plastica
  • ... pane: legno
  • ... frutta e verdura: legno
  • ... cibi aromatici come le cipolle: un tagliere di plastica

3. E se scivola?

Non c’è nulla di più antipatico di un tagliere che scivola via mentre stai affettando qualcosa. Un trucco semplice è l’utilizzo di stracci (o di fogli carta assorbente da cucina) bagnati da disporre sotto il tagliere. Una soluzione più igienica è l’utilizzo di speciali pad antiscivolo, generalmente realizzati in silicone.

4. Addio lacrime

Un trucchetto invincibile per evitare gli piangere mentre tagli la cipolla? Strofina in anticipo il tagliere con un panno imbevuto di aceto. L'acidità dell'aceto infatti neutralizza gli enzimi lacrimogeni della cipolla. Anche bagnare coltello e tagliere può aiutare, perché gli enzimi sono altamente solubili in acqua. Inoltre, un buon coltello affilato permette di tagliare con precisione la cipolla, senza rompere eccessivamente (con conseguente rilascio di enzimi) i tessuti della pianta.

5. Cure speciali per una durata extra

Il legno è una sostanza naturale che cambia e si consuma nel tempo. Il lavaggio è il fattore più dannoso per un tagliere di questo materiale. Per questo consigliamo di non lavare mai un tagliere di legno in lavastoviglie. Per mantenere il materiale lucido e resistente, si consiglia di strofinare il legno con un foglio di carta assorbente imbevuto di olio di oliva. I taglieri in pietra invece vanno lavati a mano, con detergenti neutri e poco aggressivi, mentre i taglieri in plastica possono essere lavati tranquillamente in lavastoviglie.

Se ti abbiamo convinto dell’importanza del giusto tagliere e ne sei sprovvisto, puoi curiosare qui sul nostro sito.